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7 aprile 2009
ISR Roma
Sala Conferenze
Via Ludovisi 48
Martedì 7 aprile
ore 18.00
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"La Dea di Sibari e il santuario ritrovato"
Studi sui rinvenimenti dal Timpone Motta di Francavilla Marittima. I.2. Ceramiche di importazione, di produzione coloniale e indigena (Tomo 2)
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Il secondo tomo del Volume Speciale del Bollettino d’Arte del 2008 concerne il materiale archeologico restituito all’Italia dai depositi dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Berna e dal Museo J.P. Getty di Malibu (oltre a quello tuttora conservato nella Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen), ovvero reperti (essenzialmente ceramici, come nel precedente tomo I.1) provenienti dal santuario rinvenuto sull’acropoli del Timpone Motta di Francavilla Marittima nell’entroterra di Sibari, illegalmente scavati e trasferiti sul mercato antiquario d’oltralpe negli ultimi decenni del secolo scorso.
Si tratta di vasellame (anche in frammenti) prodotto nella Grecia orientale e in Acaia ed importato sulle coste ioniche, di quello di produzione coloniale (della classe designata come “coloniale dipinta”) o locale (la maggior parte, in termini quantitativi), di altro di produzione indigena, oltre a poche terracotte architettoniche e a circa 50 manufatti in materiali diversi.
Interverranno: Dr. Arch. Roberto Cecchi (Direttore Generale per i Beni Architettonici, Storico artistici ed Etno Antropologici, Direttore responsabile del Bollettino d'Arte), Dr. Stefano de Caro (Direttore Generale per i Beni Archeologici), prof. Dietrich Willers e prof.ssa Frederike van der Wielen-van Ommeren (Univ. Berna), prof. Giovanni Pugliese Carratelli (Roma, Accademia dei Lincei), prof.ssa Marina Martelli (Viterbo, Univ. Tuscia), dr. Pietro Giovanni Guzzo Guzzo (Soprintendente archeologo di Napoli e Pompei, Presidente del gruppo di lavoro sul progetto Francavilla-Berna-Malibu), dr.ssa Lucilla de Lachenal (Redazione del Bollettino d'Arte).
E' prevista la partecipazione, tra gli altri, di: dott.ssa Caterina Greco (Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria), Prof. Martin Guggisberg (Università di Basilea).
Un iniziativa dell'ISR e della Redazione Bollettino d'Arte, in collaborazione con l'Università di Berna, il Ministero Beni e Attività Culturali per l’Italia, J.P. Getty Museum di Malibu, Ny Carlsberg Glyptothek di Copenhagen.
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23 aprile 2009
ISR Roma
Sala Conferenze
Via Ludovisi 48
Giovedì 23 aprile
ore 9.00-18.30
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Ornamento, tra arte e design:Interpretazioni, percorsi e mutazioni nell'ottocento
Giornata internazionale di studi a cura di Ariane Varela Braga (ISR/Università di Neuchâtel)
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Da qualche anno, lo studio dell’ornamento è oggetto di una rivalutazione in storia dell’arte, nell’architettura e nelle arte contemporanee, dove era stato a lungo trascurato come elemento accessorio e argomento di poca rilevanza.
Questa giornata di studi intende proporre una riflessione sul suo statuto, attraverso una rilettura del discorso sull’ornamento, che si sviluppa a metà settecento, e che si stabilisce nella seconda metà dell’Ottocento, periodo nel quale l’ornamento si vede progressivamente liberato della retorica tradizionale del decorum.
Si tenterà, in particolare, di capire come si evolve il discorso sull’ornamento nel XIX secolo, quali sono i meccanismi che lo regolano, quali sono le modalità di questa evoluzione, prendendo in considerazione non soltanto la prospettiva storico-critica, ma riflettendo sul statuto estetico e filosofico dell’ornamento.
Interverranno: Katrin Albrecht (ISR/ETH Zurigo), Silvia Bordini (Università di Roma “La Sapienza”), Massimo Carboni (Università degli Studi della Tuscia), Christoph Frank (Università della Svizzera Italiana), Valérie Kobi (Università di Neuchâtel), Harry Francis Mallgrave (Illinois Institute of Technology, Chicago), Odile Nouvel (Musée des arts décoratifs, Parigi), Andrea Pinotti (Università degli Studi di Milano), Carla Subrizi (Università di Roma “La Sapienza”), Christian Spies (Università di Basilea), Pascal Griener (Università di Neuchâtel), Ariane Varela Braga (ISR/Università di Neuchâtel).
Un’iniziativa dell’ISR, in collaborazione con l’Università di Neuchâtel, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e l’Università di Roma "La Sapienza". Con il sostegno del Fondo Nazionale Svizzero e dell'Università di Neuchâtel.
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