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24 ottobre
Milano
Centro Culturale
Svizzero
Venerdì 24 ottobre
ore 18.00
Intervengono gli scrittori
Marco Baliani, Paolo Cognetti
e Andrej Longo
Intervistati da Andrea Bosco, Roberto Carnero, Mauro Novelli
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Premio Chiara
Presentazione dei tre finalisti
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Marco Baliani
“La metà di Sophia” (Rizzoli):
Ci stiamo muovendo attraverso le periferie indefinite che si dissolvono in uno sputo di terra fra Torvajanica e le prime colline di Acilia, camminiamo lungo le strade che si allontanano dalla metropoli per non portare da nessuna parte. In queste terre, abitate da un’umanità che sembra abbandonata a se stessa, fatte di città costruite dall’oggi al domani, di villaggi diroccati, di antichità sepolte, basterebbe fermarsi e mettersi in ascolto, ed ecco che potremmo incontrare personaggi e storie di quotidiana malia. In un susseguirsi di incontri pervasi di stupore, Marco Baliani, come un anomalo cronista di periferia, ci conduce alla scoperta di un mondo che cresce nelle anse di spazio e tempo appena sfiorate dal progresso, in una dimensione in bilico perenne con la realtà, un lungo transito malinconico e profondamente poetico.
Paolo Cognetti
“Una cosa piccola che sta per esplodere”
(minimum fax):
Ereditiere perverse e affascinanti rinchiuse in una clinica per anoressiche, figli scaraventati dai genitori nel naufragio del loro matrimonio e di un’epoca, orfane di giocatori d’azzardo che trovano salvezza nell’immaginazione.
Il filo rosso che lega queste storie è il momento, vivo e straziante, in cui prendiamo coscienza della nostra identità, scopriamo il sesso, l’amicizia, la crudeltà del mondo, attraversiamo la linea d’ombra con un atto di rivolta.
La scrittura intensa e precisa, e un sapiente senso dell’intreccio, trovano nell’adolescenza il luogo magico in cui i personaggi, raccontando la propria vita, mettono a nudo la nostra.
Andrej Longo
“Dieci” (Adelphi):
Vanessa che «quando si mette le calze nere e la gonna di pelle pare proprio ‘na femmina»; il tredicenne che di fronte alla sofferenza della madre è capace di un gesto terribile; la ragazza che a una sola persona, un gatto di stoffa chiamato Mondezza, può raccontare che cosa significhi subire sul proprio corpo la violenza di un adulto; sono solo alcuni dei personaggi che il lettore incontrerà in questi dieci racconti dieci come i dieci comandamenti e che difficilmente riuscirà a dimenticare.
Nei racconti di Longo non c’è mai una parola superflua, ma ci sono tutte quelle che servono a darci, di quell’universo metropolitano che si chiama Napoli, un’immagine radicalmente nuova e folgorante.
In collaborazione con l’Associazione Amici di Piero Chiara
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6 novembre - 12 dicembre
Milano
Centro Culturale
Svizzero
Orari: lunedì-venerdì
11.00-17.00
sabato 14.00-18.00
Inaugurazione
mercoledì 5 novembre
ore 18.00
alla presenza delle artiste
Introduce: Ranieri Polese
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Mondi possibili
Installazione di Barbara Fässler & Petra Ronner
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Le fotografie di Barbara Fässler e i suoni di Petra Ronner, presentate per la prima volta nel piccolo museo di Amden, paesino arroccato sopra il lago di Walen, ci parlano dei nessi possibili di una cultura rurale e insulare con il resto del mondo.
Riprese fotografiche e sonore di Amden dialogano con quelle di altri luoghi (Germania, Engadina, Polonia, Sudafrica), il dentro conversa con il fuori, mentre i montaggi sonori della pianista e compositrice Petra Ronner ritmano la contemplazione dei paesaggi sia tradizionali che astratti di Barbara Fässler, mentre si crea tra i due mondi un nuovo livello di significati.
Dall’interazione tra fotografia e suono da un lato e tra luogo espositivo specifico e resto del mondo, le due artiste hanno sviluppato l’idea di collezionare via via materiali delle nuove tappe della mostra, rimescolando immagini e sonorità in nessi inediti.
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18 novembre
Milano
Centro Culturale
Svizzero
Martedì 18 novembre
ore 18.00
Intervengono:
Francesco Paolo Campione,
Guido Candela, Davide Manfredi,
Giulio Zaccarelli e altri ospiti
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Arte etnica, tra artee mercato
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Tavola rotonda promossa dal Polo Culturale
di Lugano in occasione della mostra “Patong. La grande scultura dei popoli del Borneo”, dal Museo delle Culture di Lugano alle Scuderie di Villa Borromeo d’Adda di Arcore, 5 ottobre 2008 - 15 febbraio 2009
www.mcl.lugano.ch
www.mazzotta.it
I valori economici dell’arte etnica crescono in modo straordinario. Questo si spiega dalle quotazioni vertiginose raggiunte dell’
arte moderna e contemporanea, che indirizzano i collezionisti e i mercanti verso altre forme d’arte, ma anche dal fatto che la scomparsa delle culture tradizionali ha chiuso l’ambito dell’arte etnica vera e propria. Le opere ora custodite in collezioni private e musei si caricano così di valori sempre più complessi e ricchi e non solo dal punto di vista economico.
Un’iniziativa del Polo Culturale di Lugano
in collaborazione con l’ISR
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Scarica pdf |
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