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4 - 11 Novembre 2005
ISR Roma
Giardino d’Inverno
Orari: lunedì-venerdì 14.00-16.30
Inaugurazione
venerdì 4 novembre ore 18.00
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La Libreria Piccolomini attraverso le incisioni. Una rilettura contemporanea delle storie di Pio II
Intervengono all’inaugurazione:
Prof. Dr. Christoph Riedweg, direttore ISR
Dott.ssa Arianna Antoniutti, curatrice della mostra
Arch. Roberto Di Paola, Presidente del Comitato Nazionale “Renascentes Artes Aenea Silvio Piccolomini Pio Secundo Pontifice”
Prof. Dr. Carlo Chenis, Segretario della Pontificia Commissione per i beni Culturali della Chiesa
La piccola, ma preziosa, mostra di incisioni dedicata a una rievocazione della Libreria Piccolomini è il seguito naturale del Convegno Internazionale di studi Pius Secundus. Aeneas Silvius Piccolomini. Poeta Laureatus. Pontifex Maximus, realizzato recentemente al Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro a Roma. Visti i profondi legami di Pio II con Basilea e su Università, l’ISR è molto lieto di accogliere questa mostra, che troverà un’adeguata ubicazione presso la sala di lettura della biblioteca, nell’antico giardino d’inverno della villa Maraini-Sommaruga.
Un progetto del comitatio nazionale “Renascentes Artes Aenea Silvio Piccolomini Pio Secundo Pontifice” e l’Associazione “Culturale Shakespeare and Company2”, insieme con ISR
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11 novembre 2005
ISR Roma
Sala Conferenza/
Sala Elvetica
Venerdì 11 novembre
ore 16.00, 20.30
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Nostalgia dell’arcaico: Il primo decennio della attività compositiva di Arthur Honegger (1892-1955)
Intervengono
Prof. Dr. Christoph Riedweg, direttore ISR Hans Jörg Jans, Lugano/ Monaco, ex direttore del Centro Orff, Monaco, (moderatore), M. Grazia Bonanno (Ordinaria di filologia classica e drammaturgia antica, Università di Roma, Tor Vergata), L. Curinga (Musicologa, Università di Roma, Tor Vergata), R. Pozzi (Musicologo, Professore asssociato, Università di Roma 3), J. Streicher (Musicologo, Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano) e R. Vlad (compositore e musico-logo, Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia)
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Tavola rotonda in occasione del cinquan-tesimo anniversario della morte (27 novembre 1955) del compositore svizzero.
Seguirà un Recital del mezzosoprano Eva Wymola (Lugano/Monaco), ore 20.30, Sala Elvetica.
Horace victorieux (1921/22), Roi David (1922), Judith (1925), Phaedra (1926), Anti-gone (1927), Amphion (1929): temi tratti dall’antichità classica e dall’Antico Testamento caratterizzano le composizioni del primo decennio di attività di Arthur Honegger (1892-1955), sia quelle destinate alle scene sia quelle per la sala da concerto. Nella Antigone, Honegger evoca, “con i mezzi più audaci di cui dispone un compositore contemporaneo alla ricerca di nuovi lidi, una Grecia arcaica, primordiale” (W. Schuh). Che ruolo gioca la categoria dell'arcaico nella fantasia musicale del compositore? Che significato riveste, questa categoria, nell’ambito delle concezioni estetiche della Parigi degli anni Venti? Nella produzione di Honegger vi è oggi molto da riscoprire, anche nella sua musica da camera.
Il Recital che seguirà alla tavola rotonda accosta alla “Prière” da Judith e al “Lamento” da Antigone alcune Mélodies e Chansons del compositore svizzero.
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