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2008
Programmi 2005
 
9 settembre - 9 ottobre 2005
ISR Roma
Sala Elvetica
Orari: lunedì-sabato 11.00-13.00
15.00-19.00
 
Inaugurazione
giovedì 8 settembre ore 19.00
Interviene: Gianni Miriantini
27 settembre ore 20.00
conferenza con il Prof. Emilio Varrà
 
La Svizzera paese di fumetti
Un’esposizione della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia
La mostra offre uno spaccato della storia e della produzione contemporanea in un piccolo Paese con una ricca e variegata creazione fumettistica.
La retrospettiva storica prende avvio con il ginevrino Rodolphe Töpffer, «inventore», nella prima metà del 19° secolo, del fumetto e termina verso la fine del 20° secolo con i fumettisti più giovani, che seguono nuove, personalissime piste e osano inediti esperimenti artistici in riviste ed edizioni proprie nei centri di Ginevra e Zurigo. La mostra presenta gli artisti: Cosey, Matthias Gnehm, Mix & Remix, Noyau, Thomas Ott, Frederik Peeters, Nadia Raviscioni, Helge Reumann, Anna Sommer, Tom Tirabosco, Wazem, Zep.
Mostra a cura di Urs Hangartner e Pierre Schaer
 
17 settembre 2005 
ISR Roma
Sala Elvetica
 
Sabato 17 settembre
ore 22.00 (prima replica) e ore 24.00 (seconda replica)
 
Fumetti in concerto
Performance di Pierre Wazem e Michel Wintsch
Nell’ambito dell’esposizione La Svizzera paese di fumetti, il disegno di Pierre Wazem (fumettista, vincitore del prix Rodolphe Töpffer, autore de Les Scorpions du Désert ispirato a Hugo Pratt) nasce sotto i vostri occhi, proiettato su uno schermo, in un dialogo improvvisato con la musica di Michel Wintsch (pianista di jazz contemporaneo, compositore per teatro, radio e vari film di Alain Tanner).
Nell’ambito della Notte Bianca romana

Accanto alla mostra di fumetti saranno esposti alcuni lavori originali di Hugo Pratt unitamente a dei disegni di Pierre Wazem inerenti la serie “Gli scorpioni del
deserto”accompagnati da fotografie di Marco D’Anna realizzate in Etiopia.
A cura di Cong 
 
17 - 31 ottobre 2005
Roma
Filmstudio 80
Via Orti d’Alibert 1/c
Tel. 06 6819287
 
Retrospettiva cinematografica di Villi Hermann
Villi Hermann (*1941, Lucerna) si afferma negli anni Settanta come uno degli esponenti più importanti del nuovo cinema svizzero. Ha saputo indagare tra le pagine della storia, regalandoci straordinari ritratti di artisti e di uomini politici, senza mai dimenticare le pro-blematiche e le battaglie quotidiane di chi dalla storia è spesso dimenticato.
 
I film presentati:
Tamaro. Pietre e angeli Mussolini, Churchill e cartoline.
Sam Gabai. Presenze.
Bankomatt. Per un raggio di gloria.
Matlosa.
Cerchiamo per subito operai, offriamo....
Walker. Renzo Ferrari.
Giovanni Orelli. San Gottardo.
Einaudi. Diario dell’esilo svizzero.
Innocenza.
A cura di Piero Pala e Domenico Lucchini.
In collaborazione con Swiss Films
 
19 ottobre 2005
ISR Roma
Sala Elvetica
 
Festa inaugurazione ISR
mercoledì 19 ottobre
ore 16.00
prova generale aperta al pubblico
 
concerto di gala
ore 20.30
ingresso solo ad inviti
 
Foto di Max Kellenberger
Percorso Novecento (2003-2004), concerto di Francesco Hoch
Poesie italiane del XX secolo-da Martinetti ai nostri giorni- Musicate da Francesco Hoch. Idea e testi dell’autore
 
Ivana Monti, Claudio Moneta: voci recitanti; Monica Lukács: soprano; Fabio Buonocore: tenore; Matteo Bellotto: basso; Gabriele Formenti: flauti a becco e traverso barocco; Maurizio Piantelli: arciliuto; Cristiano Contadin: viola da gamba; Luciano Zampar: percussione; Francesco Hoch: direttore; Massimiliano Pascucci: regia tecnica
 
L’idea centrale del lavoro di Francesco Hoch sulla poesia del Novecento italiano, consiste nell’elaborare più sguardi musicali su uno stesso testo poetico. Uno sguardo si attiene alla pura e semplice lettura, dove l’aspetto musicale contemplato è quello insito nel testo e nell’interpretazione del recitante senza intervento del compositore. L’altro aspetto prevede la musicazione del testo per voci e strumenti.
Un terzo sguardo consiste nel trarre dal momento della poesia musicata una versione puramente strumentale dove la dimensione del suono sostituisce e reinterpreta il testo poetico.
Un quarto momento commenta in forma di prosa poetica le ragioni delle scelte del compositore e i mondi dai quali esse sono scaturite.
 
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